11 aprile
ore 20.30 intervento dello storico Gianluca Sroccu
ore 21:00
SCHIZZALORU.Brigantini e sciabecchi.
Antonio Gramsci, l’infanzia come destino
ideazione, testo e regia Rita Atzeri
con Rita Atzeri, Luca Lai, Franco Siddi
e le musiche dal vivo di Chiara Effe voce e chitarra
nuova produzione Il crogiuolo
La forza assoluta della verità. Antonio Gramsci, l’infanzia come destino “Schizzaloru” è un termine sardo che fa riferimento agli schizzi d’acqua con cui Gramsci si divertiva a far veleggiare brigantini e sciabecchi.
L’assunto su cui si fonda lo spettacolo, partendo e ritornando alle parole dette da Gramsci è che il destino della sua vita, si sia delineato negli anni dell’infanzia.
I giochi richiamati nel titolo, evidenziano il legame profondo con la Sardegna, che Gramsci non a caso, userà, richiamando l’infanzia appunto, come metafora per leggere la vita o meglio per spiegare i concetti di giustizia, di impegno, di uguaglianza, e quindi la storia e la politica, ai propri figli bambini.
In scena a raccontare questo Gramsci nei panni di una cantastorie, che vuole trasferire ai giovani di oggi questo messaggio di impegno, è la cantautrice Chiara Effe. Le sue note evocano sul palco, facendo prender loro vita gli spiriti di: Cirillo, il padre di Antonio; di Antonio bambino, ma consapevole di quello che sarà il suo domani e di Teresina.
Quello a cui assistiamo è il dialogo impossibile tra padre e figlio. L’uno alla ricerca dell’altro ed il rovesciamento per Gramsci dal ruolo di figlio a quello di padre, ancora vissuto nel segno di un’incompiuta.
La comprensione è la conciliazione è possibile solo, nel finale, nell’impegno per la “rivoluzione” dei rapporti di classe.