LAIKA
Uno spettacolo di Ascanio Celestini
con Ascanio Celestini
e Gianluca Casadei alla fisarmonica e la voce fuori campo di Alba Rohrwacher
“Ha visto signora? Noi abbiamo assistito a un prodigio. Tre persone nel cuore della notte sono scese in strada per salvare la vita a un barbone”.
LAIKA, prima parte della trilogia
Tornando dal bar il personaggio narratore (un ubriacone? un povero cristo qualunque?) racconta a Pietro, col quale divide un monolocale, i prodigi ai quali ha assistito. Nulla di inspiegabile, ma proprio per questo straordinari. I prodigi della solidarietà tra gli umili. Della vecchia che insegna alla prostituta che per il sapere e la cultura non serve il denaro, che i libri nelle biblioteche sono gratis e che anche i musei un giorno al mese aprono le porte anche ai barboni. Ed è proprio il barbone che in questa storia dorme nel parcheggio di un supermercato a cucire insieme tutte le storie. L’ultimo tra gli ultimi. L’unico che nemmeno parla. Ma anche quello che, sopravvissuto alla traversata del deserto e del mare è finito in quel mondo sotterraneo del lavoro che produce per tutti, ma che non è visibile a nessuno. Infatti LAIKA è soprattutto questo: un piazzale nel quale si incontrano la fatica e l’umiliazione del lavoro, la rabbia e la solidarietà di chi non ha nulla da perdere e per questo riesce ad alzare la testa.
LAIKA, che ha debuttato in Italia nel novembre 2015, è la prima parte di una trilogia che procede parallelamente in Italia e in Francia/Belgio.
LAIKA nella sua versione franco/belga ha debuttato a gennaio 2017 al Festival de Liége e pochi giorni dopo è stato seguito da DÉPAYSEMENT, versione francofona di PUEBLO. In Italia PUEBLO debutterà il 17 ottobre 2017.
Della terza parte so ancora poco, ma ci troveremo nella stessa periferia del mondo e dell’attenzione.
La condizione umana
Cosa vi aspettate da questo lavoro? Cosa vi piacerebbe provocare?
In Pueblo e Laika si racconta la vicenda di personaggi che vivono ai margini della narrazione alla quale siamo abituati. Personaggi che non hanno alcun potere e spesso stentano a sopravvivere, ma si aspettano continuamente che il mondo gli mostrerà qualcosa di prodigioso. Ci credono talmente tanto che alla fine il prodigio accade. Ignorano il potere di Dio o degli eserciti. La loro forza e la loro debolezza sono la stessa cosa, per questo, pur essendo ai margini della società vorrei che riuscissero a rappresentarla per intero. Questo spero di provocare: che lo spettatore professionista borghese, il giovane laureato o lo studente che ancora vive coi genitori si identifichi in un barbone o in una prostituta rumena, non perché vive la stessa condizione sociale, ma la stessa condizione umana.
(Dall’intervista a Helene Chevrier per Théâtral magazine n°63)
“Vedere uno spettacolo di Ascanio è uno dei rari privilegi di chi attraversa questi tempi così drammatici. La maturità di Celestini è diventata sublime: l’unità d’azione della trinità (inconsueta e tre volte sacra) è un momento di teatro altissimo, che si ferma un attimo prima della catarsi, lasciandoci con un nodo di pianto in gola. Con la sensazione che… se solo… forse si potrebbe…”
Alessio Lega
“Laika è bellissimo. È struggente, strampalato, arruffato, indignato, divertente, commovente”
Andrea Porcheddu (Gli Stati Generali)
“Celestini è una forza della natura, e trascina chiunque nelle spire dei suoi racconti”
Gianfranco Capitta (Il Manifesto)
“Laika è uno spettacolo bellissimo che si interroga su Dio e ci svela come salvarci”
Francesca De Sanctis (L’Unità)
“bello come una favola straziante”
Massimo Marino (Left)
“Celestini sta tra cielo e terra, come pochi sa vedere oltre le nuvole dell’ovvio e dell’oggi”
Tommaso Chimenti (Il Fatto Quotidiano)
“Laika è una delle migliori prove teatrali del Celestini degli ultimi anni: denso, poetico, allucinato, sa essere politico senza cedere alla tentazione del moralismo”
Graziano Graziani (Minima et Moralia)
“Lo spettacolo di Celestini è un invito a muoversi, a prendere coscienza della propria condizione”
Giovanni Scipioni (La Repubblica)
“Uno spettacolo riuscitissimo, in cui l’attore e drammaturgo ipnotizza il pubblico”
Manuela Murgia, Eugenio Murrali (Dazebao news)
“Laika di Celestini: commuove, smuove, fa ridere e riflettere. Chapeau!”
(Lecco Notizie)
Lo spettacolo ha debuttato al Romaeuropa Festival l’11 novembre 2015
In co-produzione con RomaEuropa Festival 2015 e con il Teatro Stabile dell’Umbria