4 agosto 2023, ore 18:00 – Festival dei Tacchi – Ulassai, Sala Riunioni CEAS
Serata alla presenza degli autori e curata da Giuseppe Cabizzosu
Letture di Pierpaolo Piludu
Verranno presentati:
L’Opera di Santa Barbara: Fede, Credito e Mutuo Soccorso ad Ulassai (1898-1978) e Appendice Documentaria
di Giuseppe Cabizzosu
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ll testo, grazie ad un’approfondita ed accurata ricerca d’archivio, ricostruisce la storia dell’Opera di S. Barbara. L’autore, incrociando numerose fonti, ha analizzato e riunito in un unico volume i documenti dispersi e fino ad ora mai studiati dell’Istituzione. Questa è intitolata alla Santa che si celebra ad Ulàssai almeno dal XVI sec. ed alla quale è dedicata la chiesa campestre, di origine bizantina, edificata nella località omonima, distante circa sette chilometri dal centro abitato.
L’Opera di S. Barbara, istituita nell’aprile del 1898 con regolamento approvato dal vescovo d’Ogliastra, l’ulassese Mons. Salvatore Depau, aveva la finalità di valorizzare l’area, migliorare la chiesa e dare maggior lustro alla festa che si tiene ancora oggi la terza domenica di maggio.
Da subito l’organizzazione, laica ma controllata dalla Diocesi d’Ogliastra, a seguito di numerose donazioni da parte dei devoti pastori del paese, raccolse un ingente patrimonio sopratutto in capi di bestiame che furono riuniti a formare consistenti greggi di capre, pecore e mandrie di vacche. Tutte le proprietà della Santa erano amministrate da una Commissione presieduta dal parroco e da, prima sette e poi nove e più, componenti eletti con votazione biennale dall’assemblea dei soci-donatori. Oltre il bestiame, una parte rilevante del patrimonio dell’Opera andò a costituire un notevole quantitativo di grano che, frutto anch’esso di donazioni stavolta da parte degli agricoltori, veniva concesso in prestito a favore di coloro che, in maggiore difficoltà, non disponevano del frumento necessario per la semina annuale. Per buona parte del secolo scorso, infatti, intere generazioni di agricoltori poterono, ad un tasso di interesse particolarmente agevolato, fruire di una sorta di banca del frumento ante litteram (una specie di moderna variazione dei monti frumentari ormai praticamente scomparsi) che ha rappresentato, fino almeno alla prima metà degli anni Settanta, un importante strumento creditizio, volano di sviluppo e di progresso in un settore strategico e fondamentale per l’economia locale come quello cerealicolo.
Un ambito, quello agricolo, particolarmente importante ma caratterizzato da forti oscillazioni produttive che, se non adeguatamente supportate, potevano portare a pesanti dissesti economici e creare forti squilibri anche di natura sociale in una economia ancora debole e fragile come quella ulassese sopratutto nella prima metà del secolo scorso. Da qui l’importanza che una tale organizzazione ebbe nella crescita economica e sociale del paese di Ulàssai per oltre tre quarti del Novecento. L’esperienza dell’Opera si è estinta definitivamente nel 1978 e la sua eredità è stata in parte raccolta dal Comitato al quale è affidata l’organizzazione dei festeggiamenti civili. Una festa particolarmente sentita ed apprezzata, quella di S. Barbara, non solo da Ulassai e dai paesi vicini ma, in questi ultimi anni, anche da numerosi turisti ed estimatori sempre più attratti dalla storia e dalla cultura religiosa (e gastronomica) dei paesi del centro Sardegna.
Il Mondo ci Sorrideva e Noi non Perdevamo Istante
di Giampiero Piras
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Un libro ricco di spunti di riflessione, un viaggio a tratti autobiografico che non ha pretese di esser letto, ma che a ben vedere ricalca tratti salienti del comune sentire, temi con i quali prima o dopo ciascuno viene a confronto.
L’Energia Perduta
di Genny Podda
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In un mondo alla deriva in cui la malvagità ha conquistato i cuori degli esseri umani, una giovane donna, con il dono della percezione extrasensoriale, cerca la via per risolvere un enigma che si perde nella notte dei tempi, nell’antico mondo degli dei, orgogliosi e vendicativi, della mezzaluna fertile, in un’eterna lotta tra il bene e il male. In mezzo agli orrori della guerra e alle sofferenze del popolo iracheno non perderà la speranza e continuerà a cercare, oltre le ambiguità e le certezze del mondo di oggi. Un affascinante viaggio tra passato e presente, in cui l’autrice, al suo romanzo di esordio, unisce storia, mito e fantasia.
La Gnògnola Gnaccheròsa
di Renato Demurtas
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La Gnògnola Gnaccheròsa è una collezione di storie, poesie, episodi e racconti caratterizzati dalla punteggiatura scarna, da personaggi surreali, dalla musicalità dei testi, dai silenzi ricorrenti, da immagini nascoste, suoni e melodie sfuggenti, da parole magiche, pensieri incontrollabili e fermate obbligate tipiche del linguaggio e della scrittura dell‘autore. Anche in questa occasione il lettore è invitato a farsi trasportare dalle tumultuose correnti di ricordi e aneddoti pieni di suoni, colori e profumi pungenti tra le righe o a cogliere lo stimolo a fermarsi tra le parole e gli spazi, godendo di quella’armonia o respirandone il silenzio.