con Veronica Armeni, Alice Campus, Gianna Crisponi, Maria
Fercia, Inza Fofana, Mattia Frau, Elena Friargiu, Gaia Meloni,
Maria Mou, Margherita Renoldi, Arturo Sanna, Alessandra
Solinas, Giulia Velati, Pietro Zonza
team progetto Lara Farci, Francesca Pani, Matteo Sanna
contributo ricerca e sviluppo Sotera Fornaro, Carlo Infante
suono Matteo Sanna
montaggio Daniele Arca
ideato e diretto da Mauro Mou
“Ci siamo convinti che l’unico modo per riuscire a resistere alla pandemia fosse quello di continuare a raccontare la tragedia dell’Antigone di Sofocle, che avevamo iniziato a studiare prima del lockdown. Non potevamo farlo in presenza… dunque ci abbiamo provato utilizzando i Social Network!”
Dallo scoppio della cosiddetta seconda ondata pandemica, noi e tutto il Cada die Teatro, abbiamo dovuto adattarci alle distanze imposte dallo stato di emergenza e all’impossibilità di esibirci in pubblico, proprio per queste ragioni è nato il progetto #TikTokAntigone.
L’idea del progetto è stata quella di coinvolgere i ragazzi nel racconto e immedesimazione dell’Antigone di Sofocle attraverso l’uso dei nuovi social e in particolare dell’applicazione TikTok. Se hai meno di vent’anni probabilmente non conosci la trama dell’Antigone, ma conosci sicuramente l’applicazione TikTok. L’applicazione probabilmente più diffusa tra i social network, anche oggetto di molte polemiche, sia per la possibilità che gli utenti, per lo più giovanissimi, hanno di entrare in contatto con contenuti pericolosi, sia per il rischio di dipendenza e di possibile alienazione e ancora per la mancanza di regole chiare sul trattamento dei dati personali degli utenti, appunto giovanissimi.
Da parte nostra era presente il desiderio di introdurre all’interno del social, creato per lo più per scopi ludici e ricreativi, dei temi importanti come quelli trattati nell’Antigone. Così sono nate le clip video di max 60 secondo dedicate a lei, ad Antigone. Queste clip e il racconto della loro genesi sono poi diventate un video documento di 25 minuti che racconta, attraverso le parole dei ragazzi protagonisti, le vicende di quella ragazzina che rifiuta di accettare le regole sbagliate di un mondo fatto da uomini prepotenti e che si definisce «nata per condividere non l’odio ma l’amore».